sexta-feira, 30 de abril de 2010

Os Dioscuros, Castor e Pólux

Na versão mais corrente do mito dos Dioscuros, que é que surge atestada na Nemeia X de Píndaro, Castor é filho de Leda e de Tíndaro e Pólux de Leda e Zeus. Tíndaro é mortal e Castor assimila a mortalidade do pai. Sendo Zeus imortal, Pólux ganha deste a imortalidade.
Leda teve quatro filhos, estes dois gémeos, Clitemnestra e Helena. Estas duas ficaram conhecidas pelas razões que se sabe. A última, raptada por Páris, é causa da guerra de Tróia. A segunda mata o marido, Agamémnon, quando este regressa da guerra, e acaba por perecer às mãos do próprio filho, Orestes, que, pagando este preço, acaba por pôr fim à maldição que pesava sobre a casa dos Tantálidas.
A história dos dois irmãos acaba por contrastar radicalmente com a das irmãs. Eu prefiro a versão do mito em que, porque Pólux se recusa a separar-se do irmão, e Zeus não consegue convencer Hades a trazer Castor de volta à vida, Pólux abdica de uma parte da sua imortalidade para a ceder ao irmão e estabelece-se que ambos passariam metade do ano no Hades e a outra metade no Olimpo.
O nome de Pólux tem uma forma dupla. Os antigos chamavam-lhe também Polideuces, que significa muito doce. Justamente o que a sua história de dedicação ao irmão é.

2 comentários:

  1. “Personae. Arti e Comunicazione”, confidando di farLe cosa gradita, si pregia segnalarLe la recente pubblicazione del volume Tentativi di certezza. Poesie 1999-2009 di Maura Del Serra.

    Con ogni buon augurio

    Maura Del Serra - Tentativi di certezza. Poesie 1999-2009 - Venezia, Marsilio, 2010.
    Dopo la summa quarantennale de L'opera del vento (2006), questo volume raccoglie le poesie scritte dal 1999 al 2009 da Maura Del Serra, una delle voci più alte e profonde del panorama poetico contemporaneo.
    Nutrita con intensità empatica e dialogica dalle radici culturali e sapienziali dell'Occidente, nel loro intersecarsi con le vene più feconde delle tradizioni orientali, la poesia della Del Serra prosegue qui, con affascinante ricchezza stilistica, il suo viaggio testimoniale intimo e cosmico nella condizione umana, attraverso un denso e polifonico ventaglio di temi, luoghi, voci e ritratti, in cui l'esperienza personale (spesso umorosamente familiare) si fa corale e collettiva.
    Percorsa dal costante agonismo tra assolutezza metatemporale della rivelazione e tenebre della violenza storica, fulgore amoroso della gioia e angoscia tragica della sventura, solitudine identitaria e unanimismo creaturale, questa poesia è tesa, con un ethos appassionato e rigoroso - che nell'ultima parte del libro si concentra in forme aforismatiche e neo-mitologiche - alla ricerca del logos invisibile della realtà visibile, nel multiforme paesaggio di segni conoscitivi che ci dà e ci chiede senso

    Maura Del Serra, poetessa, drammaturga, critico letterario e traduttrice (dal latino, tedesco, inglese, francese e spagnolo), è comparatista nell'Università di Firenze.
    Ha pubblicato nove raccolte poetiche; l'antologia Corale (Roma, Newton Compton, 1995) e L'opera del vento (Venezia, Marsilio, 2006) che raccoglie tutte le poesie precedentemente edite e una scelta di inedite.
    Ha dedicato numerosi volumi e saggi a poeti e scrittori italiani ed europei, e ha curato alcune antologie, fra cui Kore. Iniziazioni femminili - Antologia di racconti contemporanei (Firenze, Le Lettere, 1997), Poesia e lavoro nella cultura occidentale (Roma, Edizione del Giano, 2007).
    È autrice di quindici testi teatrali, ambientati dal periodo ellenistico alla contemporaneità.
    Per la sua attività ha ricevuto importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali.
    Nell'anno 2000 le è stato assegnato il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri
    Suoi testi poetici e drammaturgici sono stati tradotti nelle principali lingue europee.

    Web site: www.nuovorinascimento.org (Pagine di Maura Del Serra)

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  2. P.s. A forma correcta de Dioscuros é mesmo esta, sem acento no primeiro o.

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